SECONDO CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA BLUE NOTTE GORIZIA
La settima edizione della manifestazione sarà dedicata alla donna. La donna come risorsa per la comunità, per un miglioramento delle condizioni umane e culturali dell’intera collettività. La donna che in diversi campi ha dedicato la vita ed il proprio impegno quotidiano all'affermazione di valori fondamentali del vivere civile.
Il tema di riferimento per il II° Concorso di Poesia Blue Notte è quindi la donna.
Poesie Selezionate
1° CLASSIFICATO: PRINCIS ALBERTO. Gorizia
DI TUTTE LE COSE PIÙ SACRE, PIÙ SACRO
Di tutte le cose più sacre,
più sacro è il pianto, che a Dio mostra il cuore
degli umani fragili e miti.
Il dono del dono, e il cuore del cuore.
Vive lì dentro una strana tenerezza,
sorella di un’altra compassione, che splende
nei panni di altre vite, e le sente
come proprie, dentro un comune destino.
Non certo sacra è la volontà che vuole
o il progetto che progetta: perché l’infinita
libertà di Dio andrebbe colta,
dentro le antiche leggi di un orto
o d’una stazione.
Il pianto è la pioggia che nutre la terra
del cuore, e dolce la conduce alla giusta
e sua fertilità. E’ l’addio agli amati,
umile e buono, l’ultimo perdono
possibile.
E’ l’amore di una donna che fa un giardino
del deserto e sana l’acuta malattia.
Fiori in amore divengono i difetti
e rose gli errori, e gustose gastronomie
i vizi, e onde le debolezze del mare.
Chi questo non sa, non vive
e va a peregrinare nel tempo
come un falso padrone dei beni estinti.
Così diventa santo il mendicante
quando ti guarda negli occhi,
e non chiede..
2° SELEZIONATA: FRANDOLIC FIORELLA. Gorizia
KHADI
Avanzi lenta e maestosa
per la piazza della città.
L’abito di mille colori,
la pelle scura e perfetta.
Attorno al capo una fascia
a coprire i ricci fitti,
un bimbo al collo e uno per mano.
Sei arrivata sui barconi del dolore,
senza nulla oltre ciò che avevi addosso
lasciando in un punto remoto del Kenia
il pianto per tuo marito, morto ammazzato
lasciato sulla terra riarsa,
accanto alla capanna ocra.
Hai lottato, forza senza fine,
per un nido dove dormire
con i tuoi figli
per un lavoro dignitoso.
Oggi noi bianchi, sempre scettici, ti osserviamo ammirati,
per la strada lunga e irta
che hai percorso.
3° SELEZIONATA: MOIMAS CHIARA. Ronchi dei Legionari
INUTILMENTE IMMORTALE
Da solo non era felice.
Stanco di aggirarsi
nella perfezione
di valli e di radure.
Inutilmente immortale.
Una scheggia fu tratta
dal costato possente.
E' questo che si narra.
Quando lenta le palpebre schiuse
ogni luce oscurò. Pallida emerse
la luna balenarono fatue le stelle.
La sua voce echeggiò negli anfratti
e ruggì nelle gole. La mela che colse
dentro aveva il turbinio
che sovverte l'ordine delle cose.
Precipitarono angeliche legioni
nei crateri roventi. Un alito nuovo
soffiò a lacerare le fronde
a scavare nel volto. Impietoso
un pensiero divelse i cancelli
turbato del suo essere ignudo.
4° SELEZIONATO: FRANDOLIC FIORELLA. Gorizia
La valigia
Il sole sbiadito d'inverno
filtra attraverso le tende leggere
Rannicchiata nell'angolo del divano
le braccia strette attorno alle ginocchia
proteggi il tuo centro.
Nella casa un silenzio prezioso
dopo le urla e le botte
ieri sera
un vetro rotto, una sfumatura di sangue
Alla fine, ubriaco, se n'è andato
chissà dove.
Sfiori la guancia dolorante,
ti guardi allo specchio,
un trucco accurato
alla fine il rossetto rosa intenso
e ti scappa il primo sorriso...
Ti vesti di caldo
attorno al corpo una mantella scura.
Accanto alla porta è già preparata
la valigia verde